L’umanità come i villici dell’armadietto C-18
Ed eccoci cara umanità, catapultati nei già trascorsi 10 giorni di un anno pieno di “2” che parlano quindi di confronti, scelte e dualità, ma anche di molto altro…ma questo è un altra storia che lascio ai numerologi.
Siamo diversi da un recente passato?
Anche quest’anno inizia com’è iniziato lo scorso…o forse solo in apparenza? Come quasi tutto, anche tale confronto è opinabile. Siamo realmente un’umanità diversa? Questa cosa che occupa oramai quasi totalmente tutte le nostre vite…ogni attimo, ogni azione, pensiero, emozione e vissuto ci ha cambiati come umanità? E se si come?
Di certo ci ha scossi, scossi nel profondo, ha rimescolato tante cose nelle nostre esistenze, sia nel micro della vita del singolo che nel macro a livello d’umanità tutta. Ognuno sta reagendo a proprio modo, in base a quel modo iniziale viziato dall’insieme dei suoi apparati e condizionamenti da essere umano, ciascuno partendo da basi proprie delle volte affini ma mai uguali ad un altro…del resto come potrebbe essere diversamente.
Come stiamo vivendo questa esperienza, siamo una umanità in corsa sullo stesso treno, oppure siamo rinchiusi tutti in un armadietto? Un armadietto di un enorme serie di armadietti di cui non siamo consapevoli e quindi crediamo che tutto sia qui, il mondo tutto è qui e questo è tutto ciò che esiste ed è reale?
Sembriamo immersi nel più ingannevole degli incantesimi ritualizzati dai cattivoni di turno (che poi sono da sempre gli stessi); di cui molti si sentono vittime, altri si sentono schiavi impotenti, altri si percepiscono in una assoluta normalità con un emergenza in atto (schiavi ignari e basta) ed altri ancora vivono le mille-mila sfumature di esseri spirituali che compiono un passaggio atteso da millenni, percependosi come: pionieri di nuova era, prescelti o simil tali, diversi dalla volgare massa e…i più allucinati tra tutti, vivono già esistenza da 5° dimensione!
In tutto questo marasma di voluto caos, c’è una notizia di qualche giorno fa che ai più, drogati di spazzatura e propaganda, è forse passata inosservata o come una delle tante notizie strampalate di questo tempo anomalo.
Pare che la Nasa abbia convocato, tra gli altri, 24 teologi per un progetto di cui potete leggere QUI.
Non è mistero che vi sia un osservatorio astronomico del Vaticano (il VATT: Vatican Advanced Technology Telescope) sulla sommità del Monte Graham, il monte sacro della tribù Apache, che porta il nome: “LUCIFER”!
In un periodo però, che definire apocalittico non è esagerato, in cui i contattisti di tutti i tipi si sono infiammati osteggiando messaggi di imminenti apparizioni di massa di fratelli di altri mondi, o dove ci si sincronizza per OM (AUM) collettivi di piazza perché una persona ne “ha ricevuto mandato” da presunti esseri di altre dimensioni o chissà cosa; certo una notizia del genere fa quanto meno pensare.
Ho una personale opinione sull’esistenza di altri mondi e specie, che non approfondirò qui ed ora, perché il senso di questo scritto che doveva essere solo un semplice post, ma che è diventato un contenuto del blog, è quello di portare alla riflessione di quanto ancora (a parer mio) come umanità non siamo tanto diversi da quelle creaturine buffe ed ingenue dell’armadietto C-18 del film Men in Black II.
L’umanità come i villici dell’armadietto c-18
Ci genuflettiamo a dogmi che hanno dell’assurdo, e quando crediamo di esserci evoluti e liberati da ciarpame religioso, spirituale o d’altro tipo; ecco che basta una scenografia costruita a tavolino o riadattata al nuovo tempo, e tutto lo stesso ciarpame camuffato e ri-arrangiato ci viene riproposto. Ed eccoli i villici-umani, una umanità pronta ad inneggiare al “nuovo” credo religioso o scientismo in voga o imposto, perché è troppo difficile credere in sé stessi, troppo duro divenire “esseri umani verticali” come dice spesso Salvatore Brizzi nei suoi testi, umanità Risvegliata, l’unica a cui è data (forse) la possibilità di “fuggire” da quell’armadietto.